26.02.2025

Separazione delle carriere: le ragioni del sì, l’assenza di ragioni per il no

L’Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI) ha recentemente pubblicato un documento che affronta il tema cruciale della separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. Questo argomento è fondamentale per garantire l’imparzialità e l’equità del sistema giudiziario italiano.

Perché è importante separare le carriere?

Attualmente, giudici e pubblici ministeri condividono un percorso professionale comune. Questa vicinanza può sollevare dubbi sulla totale imparzialità dei giudici, poiché esiste una connessione strutturale con l’accusa. Separare le carriere significa assicurare che chi giudica sia completamente indipendente da chi accusa, rafforzando così la fiducia dei cittadini nella giustizia.

Le principali obiezioni e le risposte dell’UCPI:

  1. Obiezione: La separazione delle carriere potrebbe ridurre le garanzie di libertà dei cittadini e portare a una deriva autoritaria dello Stato.Risposta: L’UCPI sottolinea che l’attuale struttura, dove giudici e pubblici ministeri appartengono allo stesso ordine, ha radici in un’impostazione del 1941. Al contrario, modelli come quello portoghese, nati da movimenti democratici, prevedono una doppia garanzia: un pubblico ministero indipendente dall’esecutivo e separato dal giudice. Questo sistema rafforza le libertà dei cittadini, evitando commistioni tra chi accusa e chi giudica.
  2. Obiezione: La separazione delle carriere potrebbe portare il pubblico ministero sotto l’influenza del potere esecutivo.Risposta: L’UCPI chiarisce che il pubblico ministero continuerà a essere soggetto solo alla legge, mantenendo l’obbligo di esercitare l’azione penale in modo imparziale. La separazione delle carriere non implica una subordinazione all’esecutivo, ma mira a garantire che il giudice sia realmente terzo rispetto alle parti in causa.

Conclusione:

La separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri è una riforma necessaria per assicurare un processo equo e imparziale. L’UCPI invita tutti i cittadini a informarsi e a partecipare attivamente al dibattito su questo tema cruciale per il futuro della giustizia italiana.

Il documento integrale dell’UCPI