09.05.2024

LA PRESUNTA CONFUSIONE DEMOCRATICA – Comunicato del 9 Maggio 2024

 

Nella sola giornata di ieri 650 studenti delle scuole superiori di Torino con i loro insegnanti hanno partecipato, nell’aula magna del Palazzo di Giustizia, ad un confronto organizzato dalla nostra Camera Penale sul tema dell’errore giudiziario e sulle ingiuste detenzioni determinate da un Sistema largamente imperfetto. Nel pomeriggio duecento avvocati penalisti hanno partecipato ad un incontro sulle pene sostitutive al carcere, strumenti che potrebbero servire per ovviare alle drammatiche condizioni dei nostri istituti di detenzione.

 

Tutto si può dire delle Camere Penali, tranne che non siano impegnate quotidianamente in tutta Italia a promuovere la conoscenza e l’applicazione della Costituzione e delle Leggi.

 

Ci offende e ci amareggia l’articolo de La Stampa di oggi, nel quale si contrappongono strumentalmente ai 10.000 penalisti iscritti alle Camere Penali i 250.000 avvocati italiani e si chiede agli “avvocati democratici” di prendere posizione contro gli iscritti alle Camere Penali e a difesa di un ordinamento giudiziario che non contempla la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri.

 

Nel dibattito delle idee tutte le posizioni sono legittime, anche quella di chi ritiene un attentato all’assetto democratico separare il pubblico ministero dal giudice, come avviene in quasi tutte le democrazie dell’Unione Europea, e in particolare in Francia e Germania, dove il pubblico ministero dipende funzionalmente dal Ministro di Giustizia. Paesi che evidentemente si connotano, per questo, per profili di eversione democratica da anni.

 

La separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri rappresenta, al contrario, un principio, minimo, di diritto liberale e mira a disegnare un assetto che contempli un giudice realmente terzo e imparziale, soprattutto quando è chiamato a giudicare sulla vita e la libertà dei cittadini.

 

E, non sorprendentemente, tale principio è espresso nella nostra Carta Costituzionale, anche e soprattutto grazie alle battaglie degli avvocati penalisti, ancora in attesa di patenti di “democraticità” da parte di chi si autocertifica più democratico di altri. 

 

Quando poi si citano pilastri dell’avvocatura e del mondo giuridico, occorrerebbe informarsi sulle idee e le posizioni che, anche sugli assetti costituzionali e democratici, questi hanno assunto.

 

Ci piace, infatti, ricordare come il professore e avvocato Marcello Gallo, abbia orgogliosamente fatto parte del Comitato Promotore dell’Unione delle Camere Penali Italiane per la raccolta delle firme a sostegno della legge di iniziativa popolare per la separazione delle carriere nell’anno 2017, evidentemente condividendone spirito, contenuti e inserimento nel nostro impianto costituzionale.

 

E si può cogliere proprio dal coinvolgimento sul piano delle idee di grandi giuristi come Marcello Gallo l’importanza, anche nell’ottica di un migliore assetto democratico, della riforma dell’ordinamento giudiziario, al quale si oppone pervicacemente, da anni, parte della magistratura, con argomentazioni capziose e per il solo timore di vedere, finalmente, limitato il proprio potere.

 

La Camera Penale del Piemonte “Vittorio Chiusano”, senza chiedere il permesso a nessuno, tanto meno a chi ritiene di fare informazione senza informarsi, continuerà a battersi per la realizzazione del giusto processo e per un giudice che sia terzo (equidistante cioè da accusa e difesa) ed imparziale. 

 

Torino, 9 maggio 2024

 

 

Il Consiglio Direttivo

della Camera Penale “Vittorio Chiusano”